coraggiovani 2023
AGAPE
per un’arte dell’incontro
20-23 Luglio 2023 , Tenuta Monte Giove , Lanuvio (ROMA)
Christian Morgenstern
“Diese Rose von heimlichen Küssen schwer:
mit Worten und Küssen sehnsuchtsschwer,
Sieh, das ist unsre Liebe”
‘vedi, questo è il nostro amore’
Christian Morgenstern
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Vedi, questo è il nostro amore.”
Traduzione di Kata Szabados
Quest’ anno ci siamo fatti ispirare dal quadro di Gauguin, suo testamento spirituale, “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?“
Quadro che fa anche da incipit al bel documentario del 2011 “La sfida di R. Steiner” realizzato nel 150° anniversario della sua nascita, dal regista Jonathan Stedall.
Passato, presente, futuro
Secondo noi i giovani hanno l’intima esigenza di riconnettersi agli archetipi spirituali del passato, per comprendere meglio il presente e prepararsi all’azione
incontrando il futuro con coscienza e fiducia. Fiducia in sé stessi, negli altri e nel reale bene che c’è nel mondo.
Ideali, identità, vocazione
Se il mondo ci mette all’angolo, come reagiamo?
Come ci integriamo in un mondo che non ci vuole, nonostante tentiamo di fare il bene?
Perché mi sono incarnato proprio in questo periodo storico?
Un giovane nella sua solitudine è insicuro, si sente perso.
Ha necessità di ricollegarsi ad ideai più alti: conoscenza del mondo spirituale, libertà di pensiero, comprensione sociale.
Ritrovare la propria identità: armonizzare testa, cuore e membra, pensare, sentire e volere. Riconoscere la sua vocazione, il suo talento (karma e destino).
Vorremo poter dare qualche strumento e offrire qualche esperienza significativa affinché i giovani possano ritrovare e darsi la loro propria Voce, individuale e collettiva – Aiutarli a porsi ed a vivere con pazienza e fiducia le giuste domande.
L’uomo porta con sé molte qualità tra cui, la più importante, la sua possibilità e capacità di sviluppare per libera scelta l’amore, portando un equilibrio tra le forze oppositrici e sviluppando un vero interesse per ciò che vive in lui e al di fuori di lui.
Rudolf Steiner ci dice: “L’amore è per il mondo quello che il Sole è per la vita della natura, nessuna anima potrebbe più prosperare se nel mondo non vi fosse amore […]”
Tradotto nel campo morale vuol dire:
“Bisogna avere interesse affinché un sano sviluppo si affermi nelle relazioni umane.”
Ma quali sono le condizioni oggi, affinché un vero incontro possa avvenire tra gli uomini?
Come possiamo avvicinarci ad essi più consapevolmente? Come riusciamo a riconoscere l’unicità di ognuno e accoglierlo nel nostro cuore?
Sono i nostri incontri frutto di una sola vita?
In questo tempo in cui è sempre più difficile stabilire rapporti autentici, duraturi, basati sulla comprensione e sulla sincerità,
la cura dei rapporti sociali tra gli uomini acquistano un particolare significato.
É proprio questo aspetto “Il mistero dell’incontro”, che ci ha interessato e ha portato al titolo del convegno.
Questo incontro è rivolto a tutti i giovani che sentono come anelito la formazione di comunità di uomini fondate su impulsi spirituali.
Uomini che con gioia e responsabilità siano disposti ad educarsi e sviluppare creativamente, dalla propria libera volontà, le migliori qualità per il benessere della vita sociale.
“Possa la mia anima rifiorire innamorata per tutta l’esistenza”
Rudolf Steiner
Quando si trovava nella sua amata e odiata Polinesia, agli sgoccioli del XIX secolo, Paul Gauguin
stava vivendo una profondissima crisi biografica: attanagliato da seri problemi fisici, privo di
sbocchi artistici e disperato per la morte della figlia, fu in quel momento di acuta sofferenza che
partorì il suo testamento spirituale e artistico dall’emblematico titolo Da dove veniamo? Chi siamo?
Dove andiamo? Da quelle domande esistenziali, dallo struggimento interiore di Gauguin che molti
di noi oggi possono percepire affine abbiamo deciso di partire per sviluppare dei temi che potessero
avere non tanto la pretesa di offrire delle risposte, ma piuttosto il coraggio di porre oggi le giuste
domande per comprendere il nostro futuro.
Da dove veniamo?
Osservava Steiner come già cento anni fa gli uomini del presente fossero in balia di un’angoscia
animica legata all’incomprensione della realtà spirituale; oggi possiamo notare come questa
angoscia sia sempre più acuita. Come possiamo comprendere il senso della nostra origine? Da dove
giungono gli ideali che ci illuminano il cammino? È davvero possibile comprendere appieno ciò che
ci giunge ora dalla corrente del passato?
Chi siamo?
Che cos’è l’umano in questi anni in cui al singolo sembra preclusa la capacità di azione? Come
possiamo comprendere quale sia il nostro ruolo nel mondo, quali i compiti che siamo chiamati ad
assolvere? Qual è la vocazione che ci muove ad agire nel presente, nel qui ed ora?
Dove andiamo?
Qual è la direzione in cui andare come individui? Cosa vorremmo lasciare come eco, come traccia?
Soprattutto, come vorremmo intessere nuove relazioni, creare nuove comunità, edificare nuovi
mondi alla luce del nostro futuro, del nostro destino?
“Darsi voce”, che sarà il titolo del nostro incontro, non solo come ricerca di un’espressione di
identità individuale, ma come riconoscimento di Sé nell’Altro. Un riconoscimento che passi
attraverso la parola, il linguaggio, il confronto. Per questi motivi abbiamo pensato a una forma che
possa andare incontro ai partecipanti, a farli esprimere non più soltanto come meri fruitori di un
convegno tradizionale. Accanto ai contributi frontali e alla parte artistica, ci sarà l’occasione di dar
spazio alle singole voci di ognuno attraverso tavole rotonde e incontri aperti con relatori e artisti.
Nella vivida speranza che, giunti alla sesta edizione, il CoragGiovani non rimanga soltanto una
bella occasione di piacevoli incontri e di dotti contributi, ma che sotto questa spinta trasformatrice si
metamorfosi in una realtà plastica che provi a rispondere alle esigenze presenti dei giovani, di
accoglierne le domande, di dar loro voce.
relatori
L’Arte Sociale: Arti in Dialogo
Il canto, le arti plastiche e pittoriche, la ritmica e le percussioni, la tessitura, l’arte della parola e arte drammatica, improvvisazione e movimento verranno organicamente amalgamati daranno vita ad un flusso creativo che coinvolgerà tutti i partecipanti.
La veglia serale sarà un vero e proprio atto esplosivo con elementi e strumenti che ci permetteranno di improvvisare con uno scopo comune: darsi voce individualmente in un gruppo in movimento e darsi voce coralmente considerando gli altri nella loro diversità.artisti
Rossana pane
Arti plastico-pittoricheRitmica e percussioni
Tessitura
chiara giusti
Canto
eva veranda genova
Improvvisazione e movimentosilvia giorgi
Improvvisazione e movimento
neri pierozzi
Arti plastico-pittoricheRitmica e percussioni
Tessitura
