Andrew Wolpert al Convegno Giovani 2018

30 Lug 2018

Oltre la Tolleranza

Essere tolleranti in un senso scientifico spirituale è diverso da ciò che è comunemente inteso. Significa anche rispettare la libertà del pensiero dell’altro. Spingere qualcuno giù dalla sua sedia è un atto villano; quando però questa azione è commessa nel pensiero, nessuno la registra come un’ingiustizia. Parliamo davvero molto in generale sulla necessità di dar valore alle opinioni degli altri, ma non siamo inclini ad applicare questi buoni consigli a noi stessi.
E così, la “parola” non ha per noi quasi nessuna importanza; è udita, eppure non è ascoltata. Dobbiamo imparare, invece, ad ascoltare con l’anima, dobbiamo comprendere come afferrare le cose più essenziali con l’anima. Ciò che più tardi diventa realtà fisica, esiste sempre prima nello spirito. Quindi dobbiamo sopprimere la nostra opinione personale al fine di udire quella dell’altro completamente; non solo la parola, ma anche il sentimento dietro di essa, anche quando sorge in noi la convinzione che quello che l’altra persona dice sia sbagliato. C’è più forza nell’essere capaci di ascoltare finché l’altro parla di quanto ve ne sia nell’interromperlo. Tale ascolto produce una comprensione completamente diversa. Sentirete dentro di voi come se l’anima dell’altra persona si stesse riempiendo di calore, di luce, quando gli state davanti in questo modo con assoluta tolleranza. Noi dovremmo garantire non solo la libertà della persona, ma la libertà completa; sì, dobbiamo dar valore perfino alla libertà della opinione diversa. Questo è solo un esempio, ma ci può indicare molto altro. Dal punto di vista del mondo spirituale la persona che interrompe il discorso di qualcun altro fa qualcosa di simile a una persona che gli ha dato una pedata. Una volta che si comprende che si commette una offesa più violenta quando si interrompe il discorso di qualcuno che se gli dessimo un calcio, solo allora si può davvero capire la fratellanza con l’anima, solo allora diventa un fatto tangibile.
Rudolf Steiner
LA FRATELLANZA E LA LOTTA PER L’ESISTENZA
(da O.O. n. 54)  Berlino, 23 novembre 1905
[pubblicazione non disponibile in stampa in lingua Italiana]

“Il più alto risultato dell’istruzione è la tolleranza”.
― Helen Keller

“la legge da sola non può assicurare la libertà di espressione;
affinché ogni uomo possa esprimere i propri punti di vista senza pericolo
ci deve essere uno spirito di tolleranza nella popolazione intera”.
― Albert Einstein

 “Il cosiddetto paradosso della libertà è l’argomento per cui la libertà, nel senso dell’assenza di qualsiasi controllo restrittivo, deve portare a un’enorme restrizione, perché rende i prepotenti liberi di schiavizzare i mansueti. Questa idea, in una forma un po’ diversa e con una tendenza del tutto diversa, è chiaramente espressa da Platone. Meno noto è il paradosso della tolleranza: la tolleranza illimitata deve portare alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro l’attacco degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti, e la tolleranza con essi. In questa formulazione, io non implico, per esempio, che si debbano sempre sopprimere le manifestazioni delle filosofie intolleranti; finché possiamo contrastarle con argomentazioni razionali e farle tenere sotto controllo dall’opinione pubblica, la soppressione sarebbe certamente la meno saggia delle decisioni. Ma dobbiamo proclamare il diritto di sopprimerle, se necessario, anche con la forza; perché può facilmente avvenire che esse non siano disposte a incontrarci a livello dell’argomentazione razionale, ma pretendano ripudiare ogni argomentazione; esse possono invitare ai loro seguaci di non prestare ascolto all’argomentazione razionale, perché considerata ingannevole, e invitarli a rispondere agli argomenti con l’uso dei pugni o delle pistole. Noi dovremmo quindi proclamare, in nome della tolleranza, il diritto di non tollerare gli intolleranti. Dovremmo insomma proclamare che ogni movimento che predica l’intolleranza si pone fuori legge e dovremmo considerare come crimini l’incitamento all’intolleranza o alla persecuzione, allo stesso modo che consideriamo un crimine l’incitamento all’assassinio, al ratto o al ripristino del commercio degli schiavi”.

Karl R. Popper, The Open Society and Its Enemies

“L’ignoranza e il pregiudizio sono le ancelle della propaganda. La nostra missione, quindi, è di affrontare l’ignoranza con la conoscenza, il bigottismo con la tolleranza, e l’isolamento con la mano estesa della generosità. Il razzismo può, sarà e deve essere sconfitto”.
― Kofi Annan

“La tolleranza dell’intolleranza è vigliaccheria”.
― Ayaan Hirsi Ali

“La tolleranza diventa un crimine quando si applica al male”.
― Thomas MannThe Magic Mountain

“Nella pratica della tolleranza, il nemico è il miglior insegnante”.
― Dalai Lama XIV