UNA RAGAZZA SPAGNOLA ACCOLTA A CORAGGIOVANI

1 Ott 2017

Buon giorno a tutti,

mi chiamo Bárbara Valentín, sono una educatrice nata a Madrid. Da anni lavoro all’associazione Loïc Francis Lee (Capena, Roma), un centro di socioterapia antroposofica.

Alcuni mesi fa ho trovato nella sede della Società Antroposofica a Roma la locandina del convegno nazionale dei giovani, non ho dubitato un secondo ad iscrivermi. Fin dal primo momento della nostra comunicazione ho notato calore, cordialità ed efficacia.

Vengo da una realtà sociale ampia: ho lavorato in un centro sociale di Madrid per diversi anni, sono stata coordinatrice Scout a livello nazionale nel mio paese e nel mentre ho lavorato anni come maestra in un asilo Waldorf. Una delle mie ricerche personali è stata sempre la forza del gruppo, e in particolare la vitalità e la creatività giovanile.

A dire il vero, da quando ho conosciuto l’Antroposofia (da 10 anni, e ne ho 33) ho vissuto in molte occasioni un senso di isolamento, come se il giovane dovesse convivere in un ambiente invecchiato, imparare dall’esperto, studiare sempre e approfondire ancora; a me, che avevo sperimentato le forze di cui sono capaci i bambini e i giovani, mancava quest’altra parte dell’Antroposofia. Ho avuto un periodo nel quale mi sono adattata a ciò che vedevo…però poi mi sono stancata, mi sono mossa e ho lavorato con altri giovani, e anche se era a tratti desolante perché tante volte mi sentivo come un salmone che nuotava contro corrente, ma abbiamo tentato ugualmente e abbiamo ottenuto piccole cose, soprattutto ci siamo resi conto che insieme si può fare.

Quale fù la mia sorpresa all’arrivo ad Oriago! Mi ritrovai con più di centro giovani con voglia di conoscersi, di incontrarsi, di creare una nuova rete italiana che ci sostiene. Tutto questo con naturalezza, leggerezza, saggezza e un’ottima organizzazione tanto logistica tanto di contenuti e attività. Tutto con uno sguardo dell’Antroposofia nel mondo, facendo i giovani parte attiva e dando loro gli strumenti affinché si conoscano meglio, conoscano la loro generazione e i compagni con cui poter agire.

La presenza di Constanza Kaliks della Sezione dei Giovani del Goetheanum ci ha dato una enorme speranza. Ci ha detto perché la Sezione dei Giovani era importane per Rudolf Steiner e per il mondo. Nelle sue due conferenze ci ha guidati con calore attraverso poeti, filosofi ed esercizi.

Non solo l’intelletto, anche l’arte ci ha arricchiti, soprattutto nella parte ritmica, nel cuore. Euritmia, arte della parola, pittura: non solo strumenti per le nostre vite, ma anche immagini bellissime di come insieme possiamo sperimentarci.

I gruppi di studio furono anch’essi un successo di partecipazione. I temi furono molto interessanti per noi. É stato chiaro che avevamo molto interesse ad approfondire e a condividere tematiche riguardanti la triarticolazione dell’organismo sociale, la medicina, la pedagogia, la agricoltura biodinamica.

E gli spettacoli notturni, ci hanno fatto apprezzare che della Euritmia più raffinata da Stoccarda ai nostri piccoli e spontanei apporti artistici, tutto è degno, tutto è bello.

Io come Spagnola anelavo ad un incontro simile, non l’avevo mai visto in un ambiente Antroposofico, ed era qualcosa di cui personalmente avevo bisogno per fare la trama con tutte le altre cose che ho fatto e faccio nella mia vita. Ho sentito un grande impulso, che mi serve tanto nella mia vita quotidiana come nella proiezione dei miei ideai futuri. Il mio senso di appartenenza (non dimenticate che sono una spagnola che vive in Italia) si è nutrito molto come giovane, come creativa, senza necessità di identificarsi tanto con una particolare cultura concreta. Mi sono sentita piuttosto parte della società, come una persona che ogni giorno ha più voglia di approfondire ciò che è veramente umano.

Ho visto anche molto chiaramente che in tutte le culture abbiamo bisogno di vedere le nostre necessità, e agire piano piano, con calma e coscienza. La Spagna ha bisogno di rinnovarsi e anche l’Italia. Continuare a crescere e ramificarsi. Non lavoro nel mio paese ormai da due anni, però continuo a rimanere in contatto con la Spagna, e vedo che tanto qua come là i giovani hanno voglia di stare in contatto, di costruire nuove forme di stare insieme, tanto a livello personale tanto a livello professionale. Guardiamo il mondo in questo inizio di anima cosciente come un regalo e una sfida allo stesso tempo. La socialità ci aiuterà a trovare nuove risorse, vissuto ed esperienze di ogni tipo.

Lasciamoci coinvolgere da questa rete invisibile, questo tessuto o rete sociale che c’è da Facebook fino al nostro desiderio di avere incontri veri, dialoghi autentici e significativi. Parliamoci da io ad io. È stato molto bello vedere che nell’incontro tutti i giovani si rapportavano con questo rispetto; è stata la cosa più emozionante.

Siamo una generazione con grandi aneliti e ideali. Se ci rapportiamo gli uni con gli altri incontreremo la forma di crescere con loro, senza imbarazzo, senza avere tante paure. Ci conosceremo meglio e potremo agire nel mondo che ci circonda. Vederlo coi miei occhi un’altra volta mi ha dato molta forza verso tutto ciò che potrà venirci incontro.

Vorrei ringraziare il gruppo organizzatore per il suo amore, la sua dedizione e la qualità di tutto ciò che è stato scelto per l’incontro. A Constanza Kaliks un grazie per la sua presenza, sostegno, allegria e vitalità. A tutti gli artisti un grazie per la professionalità e naturalezza, per lo sguardo fresco che ci hanno donato dell’Antroposofia. Ai gruppi di studio un grazie perché si è dimostrato che anche essendo giovani si possono avere le capacità per trasmettere qualcosa agli altri e che possiamo fare, approfondire, che abbondiamo di interesse! A tutti i giovani partecipanti grazie per il bell’ambiente e per l’allegria di ogni incontro. Vi sento ancora vicino a me come una nuova pelle che mi “protegge” e mi dà ogni giorno più speranza. Nel mio gruppo di Scout a Madrid avevamo un detto “Siccome non sapevamo fosse impossibile, l’abbiamo fatto”. Questo convegno lo conferma di nuovo, olé!

Ci vediamo al prossimo, e anche all’incontro dei paesi di lingua latina al Goetheanum a luglio 2018.

GRACIAS, GRAZIE, THANK YOU SO MUCH!”

Oriago 2017